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  • : Cinema&cultura
  • : Il blog di Agostino Petrillo
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19 luglio 2011 2 19 /07 /luglio /2011 09:04

Il genio poetico e inventivo dello scrittore argentino Jorge Luis Borges ha creato un mondo di splendide "finzioni".

Il "nuovo Omero" nacque a Buenos Aires

Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo nacque a Buenos Aires il 24 agosto 1899. La famiglia apparteneva all'alta borghesia argentina. Educato in casa, già da fanciullo dimostrò grandi inclinazioni letterarie.

Nel 1914 si recò in Svizzera insieme alla famiglia, frequentando un prestigioso collegio ginevrino. In quel periodo s'immerse nello studio della cultura europea.

Trasferitosi in Spagna, collaborò con la rivista Ultra. Ritornato a Buenos Aires, Borges, dopo delle collaborazioni in diverse riviste letterarie, pubblicò nel 1923 il suo primo libro, una raccolta di poesie: Fervore di Buenos Aires. Anche se la sua carriera letteraria iniziò sotto il segno della poesia, furono le opere narrative a garantirgli l'immortalità artistica, tra cui Finzioni e L'Aleph, due raccolte di racconti.

Dal 1938 al 1946 lavorò alla biblioteca di Buenos Aires. Fu un grande oppositore dei due governi peronisti, con ripercussioni personali.

Negli anni '50 perse la vista. Morì a Ginevra il 14 giugno 1986.

Bibliografia

La produzione letteraria di Borges si presenta come un'ardita sintesi di tematiche esistenziali e di orizzonti culturali diversi in una forma che rivela un mirabile equilibrio tra un rigoroso controllo intellettuale e una febbrile fantasia, irradiando una bellezza sconvolgente e straniante.

Tema ricorrente del suo universo poetico è il misterioso rapporto tra la finitezza del singolo e la quieta immutabilità dell'Eterno.

Opere di Jorge Luis Borges:

Narrativa

• (1935) Storia universale dell'infamia

• (1944) Finzioni

• (1949) L'Aleph

• (1951) Brume, dei, eroi - in collaborazione con Delia Ingenieros.

• (1964) L'altro, lo stesso

• (1967) Il Manuale di zoologia fantastica

• (1970) Il manoscritto di Brodie

• (1975) Il libro di sabbia

• (1976) Il libro dei sogni

• (1980) Venticinque agosto 1983 e altri racconti inediti

• (1985) I congiurati

Saggi

• (1925) Inquisizioni

• (1930) Evaristo Carriego

• (1932) Discussioni

• (1936) Storia dell'eternità

• (1952) Altre inquisizioni

• (1975) Prologhi. Con un prologo ai prologhi

• (1976) Cos'è il buddismo

• (1982) Nove saggi danteschi

• (1986) Testi prigionieri

L'invenzione della poesia. Le lezioni americane

Poesia

• (1923) Fervore di Buenos Aires

• (1925) Luna di fronte

• (1929) Quaderno San Martín

• (1960) L'artefice

• (1969) Elogio dell'Ombra

• (1972) L'oro delle tigri

• (1975) La rosa profonda

• (1976) La moneta di ferro

In collaborazione con Adolfo Bioy Casares

• (1942) Sei problemi per don Isidro Parodi

• (1946) Due fantasie memorabili

• (1946) Un modello per la morte

• (1960) Il libro del cielo e dell'inferno

• (1967) Cronache di Bustos Domecq

• (1977) Nuovi racconti di Bustos Domecq

1 Jorge Luis Borges | Source Revista Gente y la actualidad . OctubrePB061437
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12 maggio 2011 4 12 /05 /maggio /2011 11:37

L'affascinante genesi del più noto romanzo gotico, scritto dalla giovane e fragile Mary Godwin Wollstonecraft, moglie del poeta Percy Bysshe Shelley, in seguito a uno spaventoso incubo.

Durante le vacanze estive del 1816, lo scrosciare della pioggia e le urla infuocate dei fulmini divennero una tetra abitudine per la giovane Mary Godwin Wollstonecraft e per la sua illustre compagnia di soggiorno: il marito Percy Bysshe Shelley, l’odiata sorella Claire Clermont, George Byron e John Polidori.

Fu un anno senza estate il 1816 (le polveri del vulcano Tamboro causarono una brusca variazione del clima planetario). In una villa nei pressi del lago di Ginevra, Mary e i suoi amici, impossibilitati ad uscire a causa dell’inclemenza del tempo, cercarono un modo per vincere la noia. Come ci racconta Mary nell'introduzione al suo romanzo, la compagnia trascorse le ore leggendo storie fantastiche e dell’orrore in francese: storie di apparizioni spettrali e di tragici destini. Tutto ciò bastò a solleticare la fantasia dei presenti e a spingere lord Byron a proporre la creazione di una storia di fantasmi da parte di tutti.

Un incubo notturno ispirò la diciannovenne Mary per la sua ghost-story, un incubo intessuto di immagini alimentate dalle letture serali e dalle discussioni tra Byron e Shelley sul galvanismo, sulle teorie di Erasmus Darwin (nonno di Charles). Solo l’incubo notturno di Mary riuscì a dare vita a una storia di rilievo, gli altri membri della comitiva svilupparono opere di poco conto, solo la giovane inglese seppe trasformare la natura letteraria di quell'estate a Ginevra in immortale letteratura. La fragile e giovanissima Mary mostrò agli amici sorpresi un'infuocata fantasia e la capacità di evocare mondi infernali, immagini di violenza e morte poco in accordo con una fanciulla nel fiore della giovinezza.

Un miscuglio davvero intrigante di situazioni romanzesche è alla base di "Frankenstein", la gestazione del più noto romanzo gotico appare letteraria come l’opera stessa, la realtà è strana quanto la finzione. Un’atmosfera di mistero e poesia romantica ha nutrito il "mostro" di Mary, una dimensione sognante e immersa in cupe fantasie, pronta a proiettarsi, a rivelarsi nel mondo. D'altronde "solo la Poesia sa dire i propri sogni, e con la pura magia delle parole", ci ricorda la scrittrice.

Unknown woman, formerly known as Mary Wollstonecraft Shelley, by Samue
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